Apparecchiatura utilizzataLeonardo |
L’elettroterapia consiste nell’applicazione locale di impulsi elettrici alternati o continui, a scopo terapeutico. In generale gli effetti si possono riassumere in:
È una corrente a intensità costante utilizzata soprattutto per la ionoforesi, ossia la possibilità di sfruttare la capacità di determinati farmaci di essere veicolati, attraverso la corrente stessa, nella zona da trattare.
La terapia ha due tipi di effetti: trofico (vasodilatazione e attivazione del metabolismo cellulare) e analgesico.
Si tratta di impulsi elettrici con finalità prevalentemente antalgica. La TENS è indicata in numerose patologie dolorose, sia acute sia croniche:
Sono correnti a bassa frequenza che offrono la possibilità di combinare l’effetto antalgico con quello rilassante o eccimotorio a seconda delle diverse e molteplici indicazioni:
Sono correnti a bassa frequenza che si formano e interagiscono con i tessuti nel punto in cui le due correnti si incrociano. Poiché agiscono più in profondità rispetto ad altre correnti, trovano applicazione soprattutto nel trattamento di alcune articolazioni, tra le quali l’anca, la spalla, la colonna lombare. Avendo un’azione principalmente analgesica e trofica queste correnti sono particolarmente indicate nel trattamento di nevralgie e artrosi.
La corrente elettrica può anche stimolare i muscoli, intervenendo su muscoli normoinnervati, parzialmente innervati e denervati. Sono indicate per il trattamento di discopatie con compressione periferica e di alcune patologie neurologiche; hanno riportato un notevole successo anche nel recupero delle masse muscolari a seguito di traumi o interventi chirurgici.
Nelle strutture del GVDR è impiegato il Compex, un apparecchio tecnologicamente innovativo che consente di selezionare con precisione il fascio muscolare da trattare. Questa apparecchiatura permette anche la riduzione della spasticità nelle patologie neurologiche.
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