Elegia - Giornale del Centro Prif


UNA MALATTIA GENETICA

Il Parkinson è la malattia neurologica genetica più diffusa.
Lo confermano molti studi e gli svariati test genetici eseguiti su persone che hanno un parente di primo grado affetto dal morbo.
“Ebbene, i risultati testimoniano che una buona percentuale di coloro che hanno un familiare ammalato di Parkinson, può svilupparlo e che lo abbia in una forma genetica.
Si conoscono le mutazioni genetiche della malattia, quindi siamo in grado di fare diagnosi molto precoci.
La somministrazione di una terapia protettiva permette di contenere le conseguenze”.
La visione del Parkinson è radicalmente modificata: fino a cinque anni fa non era assolutamente chiaro che il contributo generi tosse così importante.
Oggi è valido per evidenziare la predisposizione e quindi verificare e prevenire la patologia nei figli degli ammalati.
“Anche l’esposizione ad alcune sostanze tossiche può contribuire a determinare il morbo, ad esempio gli idrocarburi, stando ad alcune ricerche fatte qualche anno fa.
Si è avuto modo di verificare che i lavoratori delle concerie di pelli, che utilizzano i solventi per il trattamento del materiale e operano in ambienti poco arieggiati, hanno sviluppato con maggiore incidenza la malattia.
Nel vicentino, distretto conciario, c’è maggiore diffusione.
I solventi per contatto cutaneo passano al cervello, colpiscono le cellule e lo privano della dopamina, in soggetti magari predisposti.”
“In inghilterra è stato appurato che in alcuni casi di giovani che hanno sviluppato la malattia, una componente fondamentale era stata l’abuso di ecstasy: le droghe infatti interferiscono con il rilascio di dopamina.
Oltre alla genetica e ad alcuni fattori ambientali è difficile capire perché la malattia si sviluppa”.
A sostegno della natura genetica della malattia, c’è l’identificazione di alcuni “isolati genici”, ossia zone geografiche specifiche in cui il Parkinson è molto diffuso.
In alto Adige, a Solda, località vicino allo Stelvio, è stato registrato un numero superiore di soggetti ammalati, rispetto alla media nazionale.

Indagando il fenomeno abbiamo capito che tutti i pazienti erano stati colpiti dalla stessa mutazione perché consanguinei.
Fenomeno analogo si è evidenziato anche in altre aree dove la causa è riconducibile all’esposizione di specifiche sostanze che si trovano nell’ambiente.
Succede nelle isole dell’Oceano Pacifico.
In Nord-Africa un caso su cinque di Parkinson è genetico, fino ad uno su tre, dal Medio Oriente sino all’Algeria e al Marocco.
La Spagna prevale sull’Italia, mentre nel Nord-Europa ci sono meno casi genetici.
In Giappone è più raro che nel mondo occidentale.
In Africa meno casi che alle nostri latitudini.
Dati che confermano la responsabilità dei fattori ambientali, nell’insorgenza della malattia.

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