Uno dei massimi esperti, a livello internazionale: il professor Angelo Antonini, direttore del Dipartimento di Parkinson dell’Ospedale San Camillo del Lido di Venezia e neurologo presso il Centro di Parkinson Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano, studia da vent’anni i disturbi del movimento provocati dal morbo di Parkinson. MALATTIA SOTTOVALUTATA “Sono molte le novità per questa patologia. Un morbo che ha bisogno di essere preso maggiormente in considerazione da medici e pazienti. Si ritiene erroneamente che sia una malattia che colpisce solo in età senile, ma non è così. A ingannare sono i sintomi iniziali che non si aspettano, ma che identificano la patologia in modo molto precoce”. Il Parkinson va rivisto nella accezione di malattia. E’ necessario acquisire la netta consapevolezza che colpisce soggetti a tutte le età, anche adolescenti e poco più: si sono registrati casi di diciottenni. Non è affatto una malattia rara, ne soffrono 200 mila persone in Italia. E’ una patologia molto frequente, il 10% si ammala prima dei quarant’anni, tra i 20 e i 40. Ha un’incidenza tra i giovani simile a quella della Sclerosi Multipla. Il Parkinson consiste nel deterioramento di alcune delle cellule che producono la dopamina nel cervello (la mancanza è un rallentamento della funzionalità dell’organismo). Le cellule si ammalano, già dieci o quindici anni prima della comparsa dei sintomi che compromettono il movimento. Esiste un esame scintilligrafico per diagnosticare precocemente la carenza di dopamina. Si inietta un tracciante, lo iuflopane, e si possono visualizzare le cellule che si possono ammalare. E’ un esame efficace come supporto alla diagnosi del neurologo. |